Giuseppe Pigoli – I dardi di Apollo. Dalla peste all’AIDS la storia scritta dalle pandemie.
9,00 €
Editore: UTET
Formato: Copertina rigida con sovracopertina
Anno edizione: 2009
Condizioni: Nuovo
Pagine: VI-214
Può apparire banale asserire che le malattie hanno condizionato il progresso, meno banale, forse, è scoprire che molte di queste malattie sono state “preparate” da eventi naturali o che sono esplose solo quando vi erano condizioni sociali, economiche (rotte commerciali, urbanizzazione…) e culturali (le conoscenze scientifiche) idonee al loro imperversare. Sorprendenti appaiono molti aspetti conseguenti alle grandi morie del passato. Non si allude solo allo spopolamento di vaste aree, che è la cosa più ovvia da immaginare, ma anche ai cambiamenti ecologici, alle migrazioni e alle invasioni. Due illuminanti esempi dall’Antichità: l’Italia meridionale (Magna Grecia) divenne zona malarica dopo l’arrivo dei cartaginesi e dei romani che non seppero curare l’ambiente in modo adeguato, così come il plasmodio potè dominare incontrastato in buona parte della penisola già quando il declino dell’impero si accompagnava alla sempre più carente manutenzione degli acquedotti e delle opere irrigue; la desertificazione del Nord Africa (la Libia degli antichi era il granaio dell’impero) sembra aver avuto origine dallo spopolamento che seguì la prima grande peste del VI secolo. L’agricoltura ed i comprensori furono abbandonati per secoli poiché non vi fu un ripopolamento adeguato.
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