Angela Davis – La libertà è una lotta costante – Ponte alle grazie 2018

8,00 

Editore: Ponte alle grazie
Formato: Brossura
Anno edizione: 2018
Condizioni: Ottimo stato.
Pagine: 186

Il nuovo libro della più amata rivoluzionaria dei nostri tempi

«Le parole che Angela Davis spende per la giustizia sono formidabili… Non si possono negare la potenza delle sue considerazioni storiche e la dolcezza del suo sogno.»New York Times

«Un’analisi incisiva, urgente e completa… Questi saggi ci riportano indietro nella storia fino agli iniziatori delle lotte rivoluzionarie e antirazziste, ma ci offrono anche la prospettiva di una solidarietà attuale tra tutte le forme di lotta. Angela, con le sue lucide parole, chiama a raccolta la nostra storia luminosa per un promettente futuro di libertà.»Judith Butler

Una raccolta di tre interviste ad Angela Davis e alcuni interventi che l’attivista e militante del Partito Comunista degli Stati Uniti ha tenuto tra il 2013 e il 2015, in alcune università. L’autrice richiama l’attenzione sulla necessità di orientare l’analisi politica (e l’attività dei movimenti) considerando l’interdipendenza di categorie come razza, etnia, classe, orientamento sessuale, genere, disabilità, nazionalità; invita a tracciare connessioni tra fenomeni apparentemente diversi – l’occupazione dei territori palestinesi, la detenzione dei prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane, la violenza della polizia statunitense sui neri, quella istituzionalizzata e quella confinata alle mura domestiche, l’oppressione dei nativi americani, la situazione delle carceri, l’istruzione, le speculazioni da parte delle società multinazionali, come G4S, sulle politiche di “sicurezza”, e auspica che i diversi movimenti si diano un sostegno reciproco, che imparino l’uno dall’altro e considerino ciascuna causa una causa che riguarda tutti. Oltre alle connessioni sincroniche, Angela Davis individua continuità diacroniche: per esempio l’istituzione carceraria come prolungamento della schiavitù; la continuità tra il movimento abolizionista del XIX secolo, quello per i diritti civili nel XX secolo, quello abolizionista contemporaneo. Inoltre, l’autrice evidenzia i limiti della lotta per i diritti civili, che rischiano di distogliere l’attenzione da quei diritti essenziali – il diritto all’istruzione, all’assistenza sanitaria, alla casa, al lavoro, e l’abolizione della violenza istituzionalizzata – già contemplati dal manifesto delle Pantere Nere e indispensabili per la conquista della giustizia sociale e della libertà.

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