Erri De Luca – E disse

3,00 

Editore: Feltrinelli
Formato: Brossura
Anno edizione: 2011
Condizioni:  Buono stato
Pagine: 89

Mosè, primo alpinista, è in cima al Sinai. Inizia così il suo corpo a corpo con la più potente manifestazione della divinità. Erri De Luca racconta l’eroe Mosè con la grazia del grande scrittore che reimmagina, attraverso la Scrittura, la grandezza sofferente dell’uomo alla guida di un popolo in fuga. “E disse”: con questo verbo la divinità crea e disfa, benedice e annulla. Dal Sinai che scatarra esplosioni e fiamme, vengono scandite le sillabe su pietra di alleanza. Nell’impeto di un’ora di entusiasmo un popolo di servi appena liberati si sobbarca di loro: “Faremo e ascolteremo”. Luogo di appuntamento è il largo di un deserto, dove la libertà è sbaraglio quotidiano. Notizia strepitosa: nell’antico ebraico, madrelingua, le parole della nuova legge sono rivolte a un tu maschile. Le donne guardano con tenerezza gli uomini commossi e agitati. Il dito scalpellino che scrive in alto a destra: “Anokhi”, Io, è il più travolgente pronome personale delle storie sacre.
Mosè è appena sceso dal Sinai. La montagna dalle viscere di ferro. La montagna che attira i fulmini. È come se Mosè, tornando all’accampamento, si fosse consumato – un nocciolo spolpato. Ora ha dentro di sé la voce di Dio esce stonata da labbra umane, e così quello che Dio ha detto si incide nella roccia. Per dieci volte, la scrittura va a capo. E il popolo legge e apprende. Impara un destino e un’identità. Così come Mosè ha imparato, salendo sul Monte Sinai, il silenzio della montagna, la sua faticosa accessibilità e infine la fulgida asperità della parola di Dio. Nelle parole incise sulla roccia c’è la storia dell’uomo, della sua finitezza e della sua infinità. L’uomo che ha imparato e temere, a rispettare, ma anche a riposare, a biaciare, a godere, a costruire, a dividere il cibo.

Esaurito

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