Come promesso eccoci con il secondo e ultimo incontro del mese. Venerdì 19 luglio saremo in compagnia di Claudio Kulesko con il suo “Ecopessimismo. Sentieri nell’antropocene del futuro” edito da Piano B Edizioni, un libro in cui si avvicendano il saggio filosofico e il racconto weird per metterci di fronte alla crisi climatica che stiamo iniziando a vivere e a porci dei quesiti su come vogliamo affrontarla.
Non vi è più scampo alla crisi climatica. Tra le nebbie del collasso ecologico ed ecosistemico fa il suo ritorno la categoria più abusata e detestata dell’epoca moderna, quella di “natura”. Una natura corrotta e indifferente, attraversata da forze distruttive e spettri vendicativi, ben lontana dagli scenari bucolici ai quali lo sguardo poetico e l’ambientalismo ingenuo ci hanno abituati. Un orizzonte nel quale l’ottimismo è malafede, e il volontarismo pura follia. Nella cornice di tale decostruzione, tanto simbolica quanto materiale, della specie umana, il pessimismo appare l’unico atteggiamento adatto a descrivere, definire e narrare il presente, nonché il futuro che da esso procede. Dal folk horror all’accelerazione tecnologica, dai movimenti per l’estinzione umana al prepperism e al survivalismo, l’Antropocene, l’“era dell’uomo”, si rivela, a ben vedere, come l’era della fine dell’uomo e del suo dominio sulla natura.
Ci vediamo venerdì alle 18.30, sempre al Laboratorio Sociale Fabbri, sempre all’ombra dei suoi meravigliosi alberi.